Cosa c’è dentro la smart home? Perché investire nella gestione intelligente della propria abitazione? In prima battuta, lasciamo parlare la tecnologia. Dietro la parola smart home, altrimenti detta casa connessa o casa intelligente, troviamo infatti una costellazione di prodotti smart, impianti e funzionalità in continuo aggiornamento. Tutto, con il principale obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone.
Questo grazie alla possibilità di gestire in maniera automatica e/o da remoto impianti e dispositivi interconnessi tramite applicazioni IoT (Internet of Things). Eccoci all’ingrediente principale del concetto di intelligenza: gli “oggetti” si connettono a Internet attraverso la rete Wi-Fi già presente e riescono così a comunicare con l’utente tramite app su smartphone e tablet. Il padrone di casa sfrutterà a sua volta i benefici dell’IoT controllando in modo semplice ed efficace tutti i dispositivi connessi.
Il valore è indubbio, ma viene da chiedersi: la smart home serve davvero? Il mercato dice di sì. Dati alla mano, anche nell’annus horribilis del 2020 il settore ha retto sia come fatturato sia come interesse dei consumatori. Anzi, secondo l’ultimo Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, il 67% dei possessori di prodotti smart li utilizza spesso.
Come sappiamo, la pandemia ha accresciuto la cultura digitale dei consumatori, che hanno al contempo riscoperto l’importanza di curare la propria casa. Questa tendenza, tuttavia, non è nata in epoca covid: la diffusione dei dispositivi connessi all’interno delle case italiane si conferma infatti in linea con gli anni passati. Nel 2020 il 43% degli utenti possiede almeno un prodotto intelligente: nel 2019 era il 42%, nel 2018 il 41%. Insomma, appurato che la smart home è più realtà che sogno, non ci resta che approfondirne le caratteristiche.
Realizzare una casa intelligente significa avere sempre sotto controllo ogni tecnologia installata, dove si vuole e quando si vuole. Ma anche dialogare – persino vocalmente – con i prodotti smart, per una gestione ancor più comoda degli spazi domestici.
Il grande potenziale della smart home si suddivide in tre grandi pilastri:
Smart home e domotica sono due facce della stessa medaglia, ma restano due soluzioni ben distinte nei requisiti come nei costi. La casa intelligente, lo abbiamo detto, è composta da singoli dispositivi indipendenti, controllabili da remoto grazie alla connessione in rete e all’installazione di più app. Si richiedono quindi tecnologie meno complesse, di cui spesso già disponiamo: Internet, prodotti smart e un gateway che fa da ponte tra questi e uno smartphone. Per i più evoluti, gli smart speaker aggiungono i comandi vocali alle funzionalità IoT.
Altro livello invece per la casa domotica, che potremmo definire strutturalmente intelligente. Si parla infatti di integrare i sistemi di un edificio e di centralizzarne il controllo tramite il cablaggio dell’impianto elettrico. Qui, un cavo BUS, unico “mezzo” per il trasporto di energia e informazioni, collega tutte le tecnologie presenti. Dall’illuminazione al riscaldamento, dall’allarme ai carichi di corrente, dalla diffusione sonora all’irrigazione del giardino, gli impianti dialogano tra loro attraverso specifici protocolli di comunicazione. Questo consente di gestire tutto il sistema-casa da un’unica applicazione su smartphone/tablet o tramite assistente vocale.
Cosa è meglio scegliere? Dipende dalle esigenze. La casa intelligente è un ecosistema di oggetti connessi, più semplice e meno oneroso; la casa domotica è certamente più completa, ma richiede l’intervento professionisti specializzati e opere murarie per adeguare l’impianto elettrico.
Dalla teoria alla pratica, quali sono le tecnologie della smart home? Approfondiamo in seguito i principali strumenti utili a migliorare le nostre abitudini domestiche.
Nell’Internet of Things della casa rientrano:
Si tratta di prodotti smart per gestire anche da remoto la temperatura nelle diverse stanze di una abitazione, in grado di adattarsi alle abitudini e autoregolarsi per garantire benessere e risparmio energetico. Tra le diverse funzionalità, i termostati connessi permettono di tenere sotto controllo anche il livello di umidità, altro fattore importante del comfort domestico. I più evoluti, poi, verificano autonomamente le condizioni atmosferiche e la presenza di persone, impostando lo scenario migliore per ogni esigenza.
In una smart home si può anche programmare un utilizzo più efficiente dell’energia. Sia quando siamo in casa, sia da remoto, basta collegare gli elettrodomestici e i dispositivi elettronici a una presa connessa. Questo permetterà di monitorare in qualsiasi momento i carichi di corrente e intervenire in caso ci siano anomalie. E di conseguenza ridurre gli sprechi e il costo delle bollette di acqua, luce e gas utilizzando l’energia in maniera intelligente.
Nella gestione dell’impianto di illuminazione, le tecnologie della smart home trovano un’applicazione particolarmente efficiente. Possiamo scegliere tra lampadine automatizzate per interni ed esterni, sistemi LED che si accendono e si spengono da remoto o tramite comandi vocali e ulteriori funzionalità per modificare l’intensità o il colore della luce, in modo da creare un’atmosfera ad hoc per ogni occasione. In più, è sempre possibile monitorare i consumi elettrici e, dunque, attuare comportamenti consapevoli.
Anche le automazioni domestiche come le tapparelle elettriche, le serrande dei garage e i cancelli si possono connettere a Internet e gestire via app o comandi vocali. Bastano per esempio pochi clic per chiudere contemporaneamente tutti gli avvolgibili, alzare o per abbassare le tapparelle mentre siamo ancora a letto, per azionarle da remoto quando intravediamo un temporale oppure per programmare azioni automatiche in certe ore del giorno.
Le serrature Wi-Fi e Bluetooth rappresentano una tipologia di serratura senza chiave sempre più diffusa anche al di fuori del settore turistico. In poche parole, questi dispositivi permettono di sbloccare o bloccare l’accesso alla casa anche senza una presenza fisica. A seconda della tipologia di prodotto, si potrà aprire o chiudere la porta (blindata o meno) semplicemente via app. Al contempo, ogni utente imposterà autorizzazioni di accesso temporanei per altre persone e modificarle in qualsiasi momento.
Questi prodotti connessi permettono ai padroni di casa di vedere sempre sul proprio smartphone chi sta citofonando. Accedendo alle funzioni e in base ai modelli, si può interagire con gli ospiti ed eventualmente aprire il portone. Oggi esistono anche videocitofoni con assistente vocale: uno strumento in più per la sicurezza domestica che si unisce agli altri comandi vocali già integrati.
Parliamo di sistemi antintrusione dotati di sensori e telecamere a infrarossi di ultima generazione, in grado di distinguere tra persone e animali, che si attivano solo quando si palesa un reale pericolo. I nuovi dispositivi, oltre a essere gestibili tramite smartphone, sono compatibili con altri personal assistant e integrano il riconoscimento facciale e il servizio di registrazione delle immagini.
La sicurezza della smart home non si ferma all’antifurto: ci sono per esempio i dispositivi antiallagamento Wi-Fi, che inviano notifiche all’utente non appena l’acqua raggiunge il sensore. Idem per la rilevazione del fumo: oltre a emettere un allarme, questi prodotti intelligenti segnalano in tempo reale ogni possibile emergenza. Infine, molto importanti anche i sensori per le fughe di gas, con segnalatori ottico-acustici e comunicazioni via app.
Gli elettrodomestici intelligenti sono la versione 4.0 dei classici apparecchi in uso: frigorifero, condizionatore, lavastoviglie, lavatrice, climatizzatore, deumidificatore, robot aspirapolvere, ecc. La differenza, come in tutti i prodotti smart, sta nella loro connessione in rete. Un frigorifero Wi-Fi, per esempio, fa l’inventario del proprio contenuto e comunica cosa manca quando bisogna fare la spesa. La lavatrice si programma e si avvia anche a distanza, mentre i condizionatori si accendono rispetto alla luce solare e all’incremento della temperatura ambientale. Anche qui, il bello sta nella comodità della gestione, nel comportamento eco-friendly e nel taglio della bolletta.
Tra le mura domestiche si accumulano enormi quantità di polvere, pollini, acari, spore di muffa e peli di animali domestici, ovvero i principali responsabili di attacchi allergici, bronchiti e asma. Ecco perché risulta fondamentale monitorare la qualità dell’aria interna e intervenire con azioni mirate, per arieggiare i locali e bloccare gli agenti patogeni. Sul mercato troviamo appositi estrattori che misurano costantemente la qualità, la temperatura e l’umidità dell’aria, attivandone il riciclo in automatico. Questo evita la continua apertura delle finestre e la conseguente dispersione termica.
Ora che il quadro tecnologico della smart home è completo, ci soffermiamo sui suoi vantaggi. Perché acquistare prodotti smart? E soprattutto, perché utilizzarli?
I principali motivi sono:
Gli assistenti vocali sono l’ultima frontiera dell’abitare tecnologico. Una tendenza in crescita che sottolinea la voglia di comodità e semplicità quotidianità degli utenti. Cosa sono gli smart home speaker? Dispositivi Wi-Fi che interagiscono con le persone attraverso la voce, comprendono le richieste ed eseguono operazioni su diversi livelli di complessità. In sostanza, si presentano come normali altoparlanti e rispondono a ogni genere di domanda: informazioni sul meteo, ricerche in Internet, impostazione di sveglie e promemoria, gestione canali TV e molto altro.
Ma il potenziale di Google Home, Alexa o Siri va ben oltre queste semplici funzioni. Un comando vocale permette di accendere, spegnere o regolare la luce, programmare la temperatura nelle stanze di casa, attivare l’antifurto, controllare chi suona al citofono e aprire la porta, gestire caldaia e climatizzazione, alzare/abbassare le tapparelle e interagire con prese smart ed elettrodomestici.
Se la casa intelligente garantisce sicurezza, benessere e comfort, il suo ruolo può fare la differenza nell’assistenza alle persone fragili. Questo perché permette di eliminare le barriere architettoniche, automatizzando l’apertura di porte, tende e tapparelle. Inoltre, gli anziani o i diversamente abili si sentono più autonomi grazie alla possibilità di rispondere al videocitofono, gestire l’illuminazione o programmare il riscaldamento senza doversi muovere.
Sul mercato troviamo prodotti con interfacce adeguate a ogni esigenza, appositamente pensate per diverse forme di disabilità e con precise caratteristiche ergonomiche. Dai comandi tradizionali a parete a proposte più specifiche come chiavi elettroniche, telecomandi universali e sistemi smart integrati nelle carrozzine. I comandi vocali, infine, rappresentano una soluzione ancora più concreta e applicabile.
La casa intelligente non è fatta di soli oggetti. L’installazione di prodotti smart diventa anche veicolo di nuovi servizi digitali che aumentano benessere ed efficienza. Proprio come avviene nel contesto della smart city (sharing mobility, app cittadine, referti medici online, pagamenti virtuali, ecc.) anche nella sfera domestica le persone vogliono migliorare la propria qualità di vita sfruttando la trasformazione digitale.
Qualche esempio? Energy management e monitoraggio dei consumi da remoto a opera di terzi, manutenzione preventiva della caldaia in connessione con gli installatori, pronto intervento di società di videosorveglianza in caso di pericolo e assistenza sanitaria virtuale.
Gli italiani amano la smart home, ma anche gli obiettivi sostenibili. Cosa succede con le rinnovabili? Come tutti gli impianti di casa, anche il fotovoltaico e l’eventuale batteria di accumulo entrano in rete attraverso dispositivi di controllo e ottimizzatori di potenza sempre più sofisticati.
Esistono anche prodotti smart utili al monitoraggio dei consumi e alla gestione dei carichi, in grado di convogliare automaticamente il surplus di energia nell’alimentazione di pompe di calore, boiler per accumulo di acqua calda sanitaria, elettrodomestici o colonnine di ricarica EV.
Concludiamo la nostra guida alla casa intelligente con la grande protagonista dei nostri tempi: la mobilità elettrica. Uno degli aspetti più interessanti e vantaggiosi delle auto elettriche è proprio la possibilità di ricaricarle direttamente a casa propria.
Questo non vuole dire attaccarla alla presa del garage: nella smart home esistono wallbox e colonnine facili da installare e da gestire. Anche qui, l’intelligenza conta: gli utenti possono programmare via app la ricarica nelle fasce orarie più convenienti per il costo dell’energia o per la gestione dei carichi.