I mercato dei servizi di co-location e wholesales, in pratica l’offerta di risorse nei data center multi-tenant (Mtdc), rappresenta una fetta consistente del mercato DC complessivo.
Disponibili per i progetti cloud delle microimprese come delle grandi aziende si stima che la capacità dei data center multi-tenant globali in base alla potenza disponibile sia cresciuta del 62,4% in cinque anni fino al 2019, ed entro il 2024, crescerà di un ulteriore 35,2%; si parla di 32 Gigawatt a disposizione dei sistemi IT dei clienti. Una potenza importante che richiede l’attenzione necessaria al problema dell’impatto ambientale.

Attraverso le risposte di oltre 800 fornitori di servizi di data center (Mtdc) a livello globale – proprio in merito alle aspettative su sostenibilità e sulle iniziative strategiche in fase di implementazione o previste per il futuro – lo studio Multi-tenant Datacenters and Sustainability, commissionato da Schneider Electric a 451 Research, fotografa l’impatto che efficienza e sostenibilità hanno sul cloud e nel mercato dei fornitori di cloud e servizi, e affronta il tema delle misure di sostenibilità previste per i fornitori di DC in co-location.

Si tratta di temi centrali per chi opera in questo ambito, anche considerata la crescente attenzione in relazione alle più recenti normative, soprattutto in Europa, e ai cambiamenti climatici in atto. Basterebbe riportare il dato per cui l’86% delle organizzazioni nell’indice S&P 500 nel 2018 si è deciso a pubblicare un report di sostenibilità, mentre nel 2011 lo faceva solo il 20%.

Alla ricerca, condotta attraverso sondaggi con i responsabili IT che hanno incarichi funzionali strategici per quanto riguarda la sostenibilità dei loro data center all’interno di siti di colocation e wholesale, hanno partecipato a livello globale professionisti di Usa, Messico, Cina, India, Australia, Brasile, Giappone, Singapore, Arabia Saudita e, per l’area europea, Francia, Regno Unito, Svezia e Danimarca. Le aziende del campione hanno dimensioni comprese tra 10 e 10.000 dipendenti e una capacità del data center da meno di 1 MW a oltre 150 MW.

Sostenibilità, tema sensibile per i DC

Il primo importante dato che emerge dal rapporto riguarda proprio la sensibilità per il tema della sostenibilità. Il 57% degli intervistati lo ritiene elemento competitivo di differenziazione ed individua nelle aspettative dei clienti il principale fattore trainante nell’indirizzare le scelte relative (50%) – anche se il 97% dei fornitori dichiara di avere una bassa percentuale di clienti alla ricerca di impegni contrattuali per pratiche sostenibili. 

I driver per le iniziative di sostenibilità del DC
I driver per le iniziative di sostenibilità del DC

Allo stesso tempo però si evidenzia come solo il 43% degli intervistati abbia effettivamente in essere iniziative di miglioramento dell’efficienza della propria infrastruttura e di sostenibilità strategica.

Da una parte quindi si riconosce l’importanza del tema anche per assecondare le richieste del mercato, dall’altra sussistono carenze e mancanze di risorse nell’adozione delle tecnologie adeguate, con il rischio di fatto di non mettere a terra progetti volti ad indirizzare l’effettiva sostenibilità dei data center.

Un approccio che può nuocere in primis proprio a chi fornisce i servizi, considerato che tra i principali driver per i programmi di efficienza e sostenibilità il 40% del campione riconosce la resilienza operativa a lungo termine ed a seguire (per il 36%) proprio le linee guida dettate dalle normative.
Come conferma anche Daniel Bizo, senior analyst di 451 Research: Alla fine, le aspettative dei clienti, delle autorità di regolamentazione e del pubblico in generale diventeranno più pressanti solo quando gli effetti del cambiamento climatico saranno più pronunciati. Man mano che l’infrastruttura dei data center globale crescerà in risposta alla maggiore domanda di servizi digitali, crescerà anche l’interesse per il suo considerevole impatto ambientale”.

Mtdc Operator Approach
L’approccio degli operatori nel mercato dei data center multi-tenant al tema dell’efficienza e della sostenibilità

E che ci sia ancora tanto da lavorare al riguardo emerge anche dal dato relativo all’attenzione effettiva sui sistemi operativi già in funzione, con appena il 56% dei responsabili che effettivamente monitora i propri sistemi, mentre il 44% degli intervistati afferma non tenere traccia di alcune metriche come il consumo energetico e il Pue. E solo circa un terzo degli intervistati monitora l’intensità di carbonio in tutti i siti.

Tra i temi comuni su cui gli operatori che offrono data center multi-tenant puntano l’attenzione ci sono l’ottimizzazione e l‘aggiornamento dell’infrastruttura di distribuzione dell’alimentazione esistente nei data center, e l’ottimizzazione e l’aggiornamento dell’efficienza dell’infrastruttura di raffreddamento. L’utilizzo di energia, acqua e risorse, i consumi nella loro accezione più ampia, devono essere considerati a partire da metriche certe per utilizzare i dati in modo da indirizzare correttamente le pratiche di sostenibilità.

Se i primi passi da compiere riguardano quindi le pratiche di manutenzione, sono da valutare poi quelle di modernizzazione, essenziali anche per estendere ed ottimizzare il ciclo di vita stesso del data center. L’uso di strumenti di Dcim (Data Center Infrastructure Management) e software adeguato, in grado di prevedere e monitorare le operazioni di sistema, fornirà un aiuto importante anche per valutare l’efficienza delle risorse ed eventualmente gli interventi del caso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: