Palermo

Agrigento, il recupero del santuario rupestre della Valle dei templi

Il Santuario rupestre 
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Restituire un sito, consolidare, classificarlo con i più innovativi sistemi tecnologici. E poi ricostruirlo in maniera perfetta. Ma resta sempre un misterofunzione e datazione del cosiddetto Santuario rupestre all’interno del parco archeologico della Valle dei templi di Agrigento. Una cosa è comunque certa: era necessario un intervento d'urgenza per riportarlo “in vita”, libero da impalcature e sostegni ormai vetusti, restituendolo alla comunità. Un'operazione in corso in questi giorni in cui l'area archeologica è forzatamente chiusa al pubblico, ma era un piano già previsto da tempo.

Circa sette anni fa, al Parco si accorsero che il 50 per cento della struttura aveva subito, per uno smottamento del terreno, una rotazione che l'aveva posta in diagonale rispetto al suo assetto originario, rendendola molto pericolosa: era stata allora smontata e conservata. Oggi si è tornati a lavorare per riassemblarla nella sua interezza.

Il complesso monumentale del Santuario rupestre legato al culto delle acque che sgorgano da due cavità naturali, si trova sul versante orientale di Agrigento, a ridosso del promontorio che culmina con la Rupe Atenea, dove probabilmente sorgeva l'acropoli della città greca, già descritta da Polibio. Ma la storia del sito è estremamente complessa e stratificata. Siamo fuori dal circuito delle mura orientali, tra queste e il vallone del fiume Akragas (oggi San Biagio), a circa un centinaio di metri dalle monumentali fortificazioni di Porta I, a sud-est della Chiesa di San Biagio. Avvicinandosi, si nota l’insenatura nel costone, che con grande probabilità è stata modificata per ospitare una fontana: ai piedi della parete rocciosa, si aprono le due grotte, e una galleria ipogea che fungeva da acquedotto; qui è la struttura principale del complesso monumentale, costituita da un edificio a pianta rettangolare e a due piani, che si apre verso Est su di uno spazio recintato di forma trapezoidale con vasche a caduta disposte su più livelli, dal santuario soprastante.