5 marzo 2021 - 08:51

Affitto, bollette e le rette scolastiche: 12 milioni di euro alle famiglie in crisi

Prestiti fino a 10 mila euro a interessi zero: il credito solidale di Fondazione Welfare Ambrosiano per contrastare la crisi economica da pandemia

di Andrea Senesi

Affitto, bollette e le rette scolastiche: 12 milioni di euro alle famiglie in crisi La spesa solidale. Uno dei centri di aiuto alle famiglie in difficoltà gestito dalla Caritas di Milano (foto Ansa)
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Un lavoro e uno stipendio, ma anche la crisi e le tante spese ordinarie a cui star dietro. L’affitto, le rette per la mensa dei figli, le bollette, le medicine, il condominio. L’idea è allora quella di un prestito fino a 10 mila euro da restituire nell’arco di cinque anni a interessi zero. «Credito solidale 2.0»: si chiama così l’ultima iniziativa di Fondazione Welfare Ambrosiano, una delle tante risposte che Milano sta mettendo in campo per fronteggiare la crisi economica da pandemia. Il sindaco Beppe Sala non nasconde le difficoltà e le preoccupazioni. «Nel 2020 il Pil di Milano è calato dell’11 per cento e nonostante il blocco dei licenziamenti sono stati persi 22 mila posti di lavoro. Immaginate quante famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese», dice alla presentazione dell’iniziativa: «Sono ottimista per il futuro di Milano, ma preoccupato per questo periodo che ci attende», ammette Sala.

Il pensiero torna alla crisi del 2008-2011. Il direttore della Fondazione Romano Guerinoni ricorda lo sforzo messo in campo dieci anni fa. «Aiutammo 600 famiglie con 7 milioni di euro». Questa volta la platea sarà ancora più ampia: «Noi possiamo coprire fino a 12 milioni, le risorse ci sono». La Fondazione Welfare Ambrosiano garantisce in pratica l’accesso al credito presso banche convenzionate per l’erogazione di un prestito fino a un massimo di 10mila euro, riconoscendo un contributo a fondo perduto per la cancellazione degli interessi. Ne potrà far richiesta qualsiasi lavoratore di Milano e provincia che attesti la propria difficoltà economica (ma il bando non prevede il requisito dell’Isee). La restituzione del prestito avrà inizio 12 mesi dopo l’erogazione, con rate dilazionabili fino ai successivi cinque anni. La stima è che le famiglie beneficiarie possano ora essere tra le 1.200 e le 6.000, a seconda del credito erogato. Sala assicura che il Comune continuerà a fare la sua parte, anche «se Milano sta soffrendo più di altre realtà. Stiamo lottando per non tagliare servizi e stiamo chiedendo una mano anche a questo governo».

«Il credito solidale è la soluzione più adatta a offrire risposte immediate alle esigenze di chi oggi si trova in temporanea difficoltà», aggiunge l’assessora al Lavoro Cristina Tajani: «Fornire il corretto supporto eviterà che problemi contingenti si trasformino in un bisogno strutturale, salvaguardando così la capacità dei cittadini di contribuire alla ripresa della città al termine dell’emergenza». «Questa iniziativa è un segno di attenzione, una spinta per ripartire verso tempi migliori»: Cgil, Cisl e Uil sono cofondatori della Fondazione e credono profondamente nel progetto. «Rappresenta bene lo spirito ambrosiano fatto di pragmatismo, creatività, impegno per il bene collettivo» dicono i segretari generali Massimo Bonini (Cgil), Carlo Gerla (Cisl), e Danilo Margaritella (Uil).

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