Luca Palamara, ex presidente dell’Anm, indagato per corruzione a Perugia

Cronaca

Per Corriere Repubblica, la vicenda - legata a quella di Fabrizio Centofanti, ex capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone - agita la corsa per la Procura di Roma: Palamara è candidato come procuratore aggiunto. Replica: "Mai interferito"

Luca Palamara, ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati, è indagato per l’ipotesi di corruzione a Perugia. A dare la notizia sono stati il Corriere della Sera e La Repubblica. Più tardi è arrivata la conferma del diretto interessato. "Apprendo dagli organi di stampa di essere indagato per un reato grave e infamante per la mia persona e per i ruoli da me ricoperti", ha dichiarato l'ex consigliere del Csm in una nota. Sul pm di Roma sarà aperto un fascicolo dal Consiglio superiore della magistratura. "C'è un automatismo in questi casi", ha spiegato il presidente della Prima Commissione Alessio Lanzi. Ha anche chiarito che comunque, in presenza di un procedimento penale, "si sospende in attesa dell'esito dell'indagine". "Nessuna dichiarazione, se non per riaffermare il rispetto totale dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura e del Csm", ha detto invece il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

Gli intrecci con la corsa alla Procura di Roma

La vicenda, scrivono i due giornali, sarebbe legata a quella di Fabrizio Centofanti, ex capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone. L'inchiesta agiterebbe la corsa alla Procura di Roma: si inserisce, infatti, nelle vicende sul rinnovo della carica di procuratore capo, attualmente sul tavolo del Csm dopo l'addio di Giuseppe Pignatone. Palamara non è in corsa per il posto di procuratore, ma per quello di aggiunto. "Mai, e sottolineo mai, baratterei il mio lavoro e la mia professione per alcunché e sono troppo rispettoso delle prerogative del Csm per permettermi di interferire sulle sue scelte e in particolare sulla scelta del procuratore di Roma e dei suoi aggiunti", ha dichiarato ancora Palamara nella nota. E ha aggiunto di voler essere "immediatamente interrogato" dalla Procura di Perugia per "chiarire ogni questione che direttamente o indirettamente possa riguardare la mia persona".

“Nell'amicizia tra Palamara e Centofanti c'è qualcosa al di là dell'opportuno”

Secondo La Repubblica, “l'indagine sulla segnalazione arrivata da Roma procede per corruzione, perché nell'amicizia tra Palamara e Centofanti c'è qualcosa, viaggi e regali diciamo 'galanti', che viene ritenuto vada molto al di là dell'opportuno”. E quindi, riporta ancora il quotidiano ricordando che Centofanti è "un lobbista già arrestato per frode fiscale", "Palamara viene iscritto nel registro degli indagati per corruzione". L’inchiesta, aggiunge, è stata “affidata al pm Gemma Milani e al Gico della guardia di Finanza”.

“Indagine per l'ipotesi di corruzione”

Anche il Corriere della Sera riporta la notizia. “La partita per la nomina del nuovo procuratore di Roma – scrive – non si è chiusa con la votazione della commissione Incarichi direttivi del Consiglio superiore della magistratura, che giovedì scorso ha espresso una chiara indicazione per uno dei tre candidati in lizza: 4 preferenze per lui, e una ciascuna per gli altri due aspiranti. In attesa di questa delicata e importante decisione, la più rilevante che il Csm è chiamato a compiere, si stanno infatti moltiplicando trattative e notizie che potrebbero influire sul verdetto finale. Ad esempio la comunicazione all'organo di autogoverno dei giudici, da parte della Procura di Perugia, di un'indagine per l'ipotesi di corruzione a carico di Luca Palamara, ex presidente dell'Associazione magistrati e componente del Csm fino allo scorso anno".

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