"Tombaroli" in azione ad Eraclea Minoa, denunciati più scavi nell'area archeologica
Delle indagini – dopo aver raccolto la denuncia a carico di ignoti - si stanno occupando i carabinieri
Più scavi, neanche tanto profondi. Scavi che però sono il segnale chiaro, inequivocabile, che qualcuno non soltanto s’è intrufolato ma ha anche provato a cercare reperti archeologici. E non è la prima volta che accade nell’area di Eraclea Minoa. Delle indagini – dopo aver raccolto la denuncia a carico di ignoti - si stanno occupando i carabinieri della stazione di Cattolica Eraclea, coordinati dal comando compagnia di Agrigento. Di fatto, stando a quanto sembrerebbe, i “tombaroli” sono tornati in azione. Non è chiaro – non è stato reso noto – se i malviventi (difficile pensare all’opera di un’unica persona) abbiano o meno recuperato, e portato via, qualcosa dal terreno attiguo all'anfiteatro. Quanto è accaduto nelle ultime ore, sembrerebbe essere la copia conforme a quanto accaduto nell’estate del 2019. Tanto ad agosto, quanto a luglio, erano stati denunciati, sempre a carico di ignoti, danneggiamenti analoghi.
No ai "tombaroli", sì alla massima sicurezza: arriva la videosorveglianza
Il riserbo investigativo dei militari dell’Arma è – né potrebbe essere altrimenti – categorico. Non è chiaro dunque se l’attività investigativa avviata dopo le precedenti incursioni abbia o meno fatto emergere degli indizi. Adesso, ancora una volta, i carabinieri della stazione di Cattolica Eraclea torneranno a raccogliere indizi ed elementi per identificare i “tombaroli” a “caccia” di reperti archeologici. Quando sia stato fatto lo scavo, l’ultimo in ordine di tempo, non è chiaro. Verosimilmente sarebbe stato fatto durante le ore notturne o serali. La scoperta è stata fatta dagli operatori dell’area archeologica ed è stata subito formalizzata la denuncia.
Per l’area di Eraclea Minoa, ma non soltanto, lo scorso febbraio, il Parco archeologico Valle dei Templi ha aggiudicato i lavori per la collocazione di un sistema di videosorveglianza.