Lainate, lotta al 5G alla Fiera del Cuore contadino: "Combattiamo l’elettrosmog"

Il nascente comitato milanese “Stop5G - Milano senza Elettrosmog” c si appella ai sindaci del Milanese

Gli ambientalisti non si perdono d’animo e vanno avanti

Gli ambientalisti non si perdono d’animo e vanno avanti

Lainate (Milano), 30 settembre 2019 - Alla 23esima edizione della “Fiera del Cuore contadino” a Lainate anche gli attivisti del nascente comitato milanese “Stop5G - Milano senza Elettrosmog” che sabato mattina al circolo Arci in piazzata Capuana a Milano in occasione dell’incontro “Un caffè con il sindaco” hanno chiesto al primo cittadino di Milano Giuseppe Sala di aderire alla petizione per fermare l’espansione dell’ultima forma di elettrosmog. Nel pomeriggio si sono spostati da Quarto Oggiaro a Lainate per sensibilizzare sulla questione il pubblico presente alla festa contadina che ogni anno registra più di 20mila presenze. «Sala non ha firmato la petizione, ma noi non ci perdiamo d’animo e abbiamo lasciato libera per lui la prima riga dei moduli di adesione sperando in un ripensamento», spiegano gli attivisti, giunti all’Agricola di Lainate con l’obiettivo di intercettare il più alto numero di persone da coinvolgere nella battaglia contro la nuova frontiera dei telefonini. «Vorremmo ricordare agli amministratori locali e alla politica in generale che siamo persone e non cavie. “Stop al 5G” lo slogan della protesta che solleva la questione sui possibili rischi per la salute e interviene sulla disinformazione legata alla tecnologia 5G che potrebbe avere effetti dannosi. «IL 5G prevede l’installazione di nuove antenne in aggiunta a quelle già esistenti, verranno triplicate, installate in prossimità di abitazioni e luoghi di passaggio - spiegano dal comitato -. Tutto questo prevede l’utilizzo di nuovo frequenze a onde millimeteriche mai adoperate prima su larga scala, senza che siano stati indagati a fondo gli affetti biologici avversi». La raccolta firme anticipa il voto del 7 ottobre alla Camera sulla mozione che vuole impegnare formalmente il Governo in una moratoria nazionale sul 5G e che vede la deputata Sara Cunial prima firmataria insieme a Silvia Benedetti Gloria Vizzini, Veronica Giannone e Schullian Manfred. Nel testo si chiede al Governo di sospendere qualsiasi forma di sperimentazione tecnologica del 5G su tutto il territorio nazionale in attesa della produzione di sufficienti evidenze scientifiche per giudicarne l’innocuità.