Bonus condizionatori 2024: come funziona e come si ottiene

Come ottenere il bonus condizionatori 2024 con uno sgravio fiscale dal 50 fino al 70%. Ecco i criteri, i requisiti e le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate

Bonus condizionatori, Agenzia Entrate

Il bonus condizionatori 2024 è rivolto a chi ha intenzione di acquistare un condizionatore o sostituire quello vecchio con uno meno inquinante.

L’incentivo consente di ottenere una detrazione fiscale che va dal 50% al 65% o 70%. La cessione del credito e allo sconto in fattura, invece non sono più possibili, ma erano valide solo per gli interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023.

L’agevolazione rientra nel bonus mobili ed elettrodomestici, nonché nel bonus ristrutturazioni e nel Superbonus o Ecobonus per cui non esiste una misura specifica, ma sono i bonus edilizi ordinari a prevedere la detrazione e a riconoscere le diverse percentuali di sconto a seconda dell’intervento effettuato.

Vediamo insieme a chi spetta, come funziona e come fare richiesta con le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate e le ultime novità normative.

COS’È IL BONUS CONDIZIONATORI 2024

Il bonus condizionatori è un’agevolazione che va dal 50% al 65% o 70% e spetta a coloro che decidono di acquistare oppure sostituire il condizionatore con uno a risparmio energetico, con o senza ristrutturazione.

Infatti, vale la pena specificare, come ha chiarito la guida dell’Agenzia delle Entrate, che è possibile beneficiare del bonus condizionatori anche senza aver effettuato i lavori di ristrutturazione, e cioè facendo rientrare l’agevolazione in altri due tipi di bonus:


  • Ecobonus per il risparmio energetico (detrazione al 65%);

  • Superbonus dal 2024 riconosciuto solo al 70%, per la sostituzione dei condizionatori.

Nel caso del Superbonus 2024, tuttavia, va precisato che agevolazione però si può ottenere solo se la sostituzione o l’installazione del climatizzatore viene fatta insieme a un intervento trainante che prevede un miglioramento di due classi energetiche dell’edificio oggetto di riqualificazione.

Questa detrazione, prevista in Legge di Bilancio 2021 (articolo 1, comma 58), è stata prorogata nella Legge di Bilancio 2022 e integrata poi nel “bonus ristrutturazione 2024”, restando così valida fino al 31 dicembre 2024. Resta un bonus attivo, quindi, anche nel 2024, considerando che non è stato modificato dalla Legge di Bilancio 2024.

Vediamo i dettagli.

A CHI SPETTA

Ma quali sono i requisiti dei beneficiari? In tutti i casi, possono usufruire del bonus condizionatori i detentori di un immobile in cui sarà installato l’impianto, che siano sia persone fisiche che aziende, e dunque:

  • persone fisiche;
  • esercenti arti e professioni;
  • società di persone;
  • società di capitali;
  • associazioni professionisti;
  • enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • condomini;
  • Istituti autonomi per le case popolari;
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Il bonus condizionatori spetta non soltanto ai proprietari degli immobili, ma anche ai titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese e quindi:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
  • soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Se sostengono direttamente le spese, possono fruire della detrazione anche:

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);

  • coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;

  • componente dell’unione civile (la Legge 20 maggio 2016, n. 76, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone delle stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili);

  • convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

SPESE AGEVOLABILI E REQUISITI

L’acquisto del condizionatore, per aver diritto alla detrazione, deve essere effettuato, entro il 31 dicembre 2024. La detrazione è applicabile sull’acquisto e all’istallazione di uno dei seguenti tipi di impianti:

  • climatizzatore a basso consumo energetico;

  • deumidificatore d’aria;

  • termopompa o pompa di calore.

Al fine di poter beneficiare del bonus condizionatori col bonus ristrutturazioni è necessario che:

  • lo stabile sia a norma di legge, ovvero che sia già accatastato oppure in fase di accatastamento e in regola con i pagamenti;

  • che il pagamento dei lavori sia fatto con sistemi tracciabili e che sia documentato (es. bonifico, carta di credito o di debito).

COME FUNZIONA IL BONUS CONDIZIONATORI

Il bonus condizionatori funziona attraverso il riconoscimento di uno sconto del 50% oppure del 65% o 70% ai contribuenti che acquistano un condizionatore a pompa di calore, con o senza ristrutturazione. L’agevolazione è valida fino al 31 dicembre 2024 senza limiti ISEE, visto che non è stata confermata senza modifiche dalla Legge di Bilancio 2024.

In base alla tipologia d’intervento per cui si richiede l’agevolazione, spetta:

  • detrazione del 50%, se l’acquisto del climatizzatore di classe almeno A+ è abbinato alla ristrutturazione della casa (bonus ristrutturazioni) entro 96.000 euro di spesa ma anche a un intervento di manutenzione straordinaria senza la ristrutturazione (bonus mobili). Nel caso del bonus mobili il tetto massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è di 5.000 euro per il 2024. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo;

  • detrazione del 65% per coloro che acquisteranno un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituirne uno di classe inferiore. In tali casi, l’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 quote annuali di pari importo;

  • detrazione del 70% nell’ambito del Superbonus 2024, con uno sconto pari al 70% in caso di sostituzione dei condizionatori con interventi che rientrino nel progetto di risparmio energetico con salto di due classi energetiche. La detrazione viene riconosciuta secondo le regole del “sistema a scalare” che vi illustriamo in questa guida.

Vediamo nel dettaglio come funziona il bonus condizionatori nelle diverse opzioni disponibili.

1) BONUS CONDIZIONATORI CON BONUS RISTRUTTURAZIONE AL 50%

Il bonus condizionatori 2024 con ristrutturazione o manutenzione straordinaria (quindi con bonus ristrutturazioni) spetta quando l’acquisto di un condizionatore viene effettuato, nell’ambito della realizzazione di opere edilizie, nell’abitazione o nelle parti comuni degli immobili residenziali. Come accennato, la detrazione spetta nella misura del 50% sul prezzo di acquisto.

Per poter beneficiare dell’agevolazione fiscale il condizionatore deve garantire un risparmio energetico certificato dal produttore oppure dall’installatore. L’impianto può anche essere non abilitato al riscaldamento invernale. La detrazione pari al 50% del bonus condizionatori arriva a un massimo di 96.000 euro. Per tutti gli altri dettagli vi invitiamo a leggere la guida su come funziona il bonus ristrutturazione.

2) BONUS CONDIZIONATORI CON BONUS MOBILI AL 50%

Per chi usufruisce del bonus condizionatori tramite la detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, l’agevolazione viene riconosciuta nel caso in cui gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dell’elettrodomestico. Con il bonus mobili il condizionatore potrà essere portato in detrazione fiscale al 50 % della spesa, fino al limite di 5.000 euro per il 2024, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2023 e confermato dalla Legge di Bilancio 2024. A differenza del bonus ristrutturazioni, la spesa sarà detraibile anche qualora si tratti di nuova installazione e non di sostituzione.

La detrazione è concessa per ogni singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Per tutti gli altri dettagli vi invitiamo a leggere la guida su come funziona il bonus mobili.

3) BONUS CONDIZIONATORI AL 65% SENZA RISTRUTTURAZIONE

Si può usufruire inoltre, di un’agevolazione pari al 65% se l’acquisto del climatizzatore non è legato alla ristrutturazione. In tal caso, lo sgravio rientra negli interventi di risparmio energetico con l’Ecobonus (guida Agenzia delle Entrate Superbonus). In questo caso specifico il nuovo apparecchio deve appartenere a una classe energetica superiore (A+++).

La detrazione fiscale è concessa solo se:

  • si decide di acquistare un climatizzatore con pompa di calore ad alta efficienza energetica, in grado di fornire sia il raffreddamento estivo che il riscaldamento invernale;

  • si procede contestualmente alla sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento.

È opportuno a tal fine richiedere un parere di un tecnico esperto abilitato che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). L’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 rate annuali per 10 anni, di pari importo.

4) BONUS CONDIZIONATORI AL 70% CON IL SUPERBONUS

L’acquisto e il montaggio dei condizionatori non sono previsti in modo esplicito tra gli interventi agevolabili che rientrano nel Superbonus 2024. Dal 2024, con lo lo stop al Superbonus al 110 % e la fine della misura chiamata Superbonus 90 %, il bonus condizionatori con Superbonus è valido solo entro il 70%. Ma ciò, a seconda della categoria dei richiedenti secondo le nuove regole valide col “sistema a scalare” che vi spieghiamo in questa guida.

Tuttavia, se l’acquisto del condizionatore e i relativi lavori d’installazione vengono eseguiti all’interno di lavori “trainanti” di efficientamento energetico, è possibile avere il beneficio. Dunque, si può ottenere per una detrazione fiscale del 70% nel 2024 per:

  • l’acquisto o l’installazione di impianti di climatizzazione;

  • anche soltanto per la sostituzione dell’impianto di condizionamento.

Questo è possibile a patto che vengano realizzati congiuntamente a uno degli interventi trainanti del Superbonus, ovvero:

  • isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali relative l’involucro dell’edificio per almeno un quarto della stessa superficie con un limite di 60.000 euro moltiplicato per le unità abitative presenti;

  • sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione per un massimo di 30.000 euro moltiplicato per ogni singola unità abitativa;

  • per le unità unifamiliari, in seguito a sostituzione della caldaia con impianti centralizzati, con un ammontare delle spese non superiore a 30.000 euro, comprese le spese per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito.

I lavori eseguiti devono garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o, in alternativa, il raggiungimento della classe più alta, da dimostrarsi tramite l’APE come vi spieghiamo nella nostra guida sul Superbonus 2024.

COME RICHIEDERE IL BONUS CONDIZIONATORI

In qualsiasi forma si ottiene, il bonus condizionatori può essere richiesto in fase di dichiarazione dei redditi, con la presentazione del modello 730 o del modello PF (ex modello unico). L’importo detraibile va suddiviso in 10 quote annuali d’importo pari (quindi si recupera in 10 anni). Nel calcolo delle spese possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio del condizionatore acquistato (tramite bonifico, carte di credito o debito). Per approfondire, vi rimandiamo alla nostra guida al 730 precompilato.

Ricordiamo che non è più possibile ottenerlo con sconto immediato in fattura o con la cessione del credito, opzioni che erano valide solo nei casi di interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023 come previsto dal Decreto blocca cessioni convertito in legge.

Chi vuole invece ottenere l’agevolazione facendo rientrare l’intervento nel Superbonus deve seguire lo specifico iter per questa misura che vi spieghiamo in questo articolo.

DOCUMENTI NECESSARI E DA CONSERVARE

Per fruire del bonus condizionatori è necessario avere e conservare alcuni documenti, ovvero:

  • la fattura di acquisto;

  • ricevuta del bonifico;

  • ricevuta di transazione, se si sceglie di pagare con carta di credito / carta di debito.

Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.

L’OBBLIGO DELLA COMUNICAZIONE A ENEA

In caso di interventi che possono usufruire di agevolazioni per la riqualificazione energetica, c’è l’obbligo di comunicazione all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie energia sviluppo economico sostenibile), in cui vengono specificati i lavori effettuati, dimostrando un risparmio energetico. Tra i documenti da allegare alla domanda vanno inclusi, oltre a quelli sopraelencati, anche:

  • l’asseverazione tecnica prodotta da un professionista abilitato;

  • la scheda informativa dove riportare tutti gli interventi effettuati e le spese, il risparmio energetico ottenuto (tramite APE, Attestato di Prestazione Energetica) e l’importo di tutte le eventuali consulenze professionali;

Questa documentazione verrà messa a disposizione di Agenzia delle Entrate, che provvederà a controllare la veridicità delle informazioni trasmesse. Non è prevista, invece, la presentazione dell’ISEE.

Sono necessarie tutte queste impellenze perché il bonus condizionatori può rientrare nella categoria dei lavori di manutenzione straordinaria e per questo tipo di interventi, è necessario presentare le prove dell’aumento del livello di efficienza energetica degli edifici già esistenti.

Per compilarla, bisogna andare sul sito dell’Enea dedicato alle detrazioni fiscali Ecobonus e compilare questo modulo, disponibile solo nell’area personale del portale. Ricordate che la comunicazione deve essere presentata entro 90 giorni dalla fine dei lavori di ristrutturazione, di manutenzione straordinaria o di interventi per il risparmio energetico e di conservare la scheda descrittiva inviata all’ENEA, oltre a tutte le schede tecniche del condizionatore acquistato.

CUMULABILITÀ

Chi usufruisce della detrazione Ecobonus al 65% (o Superbonus) per installazione di climatizzatori finalizzati al risparmio energetico non può ottenere per lo stesso impianto l’agevolazione prevista per dal bonus mobili o dal bonus ristrutturazione.

CONTROLLI

L’Agenzia delle Entrate, di concerto con l’Autorità Giudiziaria competente, può effettuare i controlli sulle dichiarazioni rese in fase di richiesta del bonus condizionatori. È obbligatorio sempre conservare, in caso di controlli:

  • ricevuta del bonifico, che attesti il pagamento del condizionatore;
  • ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti effettuati con carta di credito o di debito;
  • documentazione di addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto, che riporti la natura, la qualità e la quantità di prodotto e servizi che sono stati acquisiti;
  • scheda descrittiva inviata all’ENEA firmata;
  • schede tecniche del condizionatore a pompa di calore.

LA GUIDA AI BONUS EDILIZI 2024

Mettiamo a vostra disposizione la guida sui bonus edilizi per il 2024, che presenta tutte le nuove informazioni sugli incentivi green previsti a partire dal 1° gennaio.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI APPROFONDIMENTI E COME RESTARE INFORMATI

Vi consigliamo di leggere anche la guida su tutti i bonus casa, sul bonus ristrutturazione 2024, sul bonus mobili e sul Superbonus 2024. Può interessarvi anche la nostra guida ai bonus prima casa destinati a tutti, a prescindere dall’età.

A vostra disposizione anche le guida su bonus caldaia e bonus stufe e camini.

Per scoprire altri aiuti, agevolazioni e bonus per disoccupati, persone e famiglie potete consultare questa pagina.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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21 Commenti

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  1. Buonasera,
    vorrei installare un nuovo condizionatore in appartamento di proprietà, nessuna sostituzione di vecchio condizionatore e nessuna ristrutturazione.
    Ho diritto all’ecobonus con detrazione del 50%?
    Grazie

    • No. Ma si può usufruire di un’agevolazione pari al 65% se l’acquisto del climatizzatore non è legato alla ristrutturazione. In tal caso, lo sgravio rientra negli interventi di risparmio energetico con l’Ecobonus. In questo caso specifico il nuovo apparecchio deve appartenere a una classe energetica superiore (A+++).
      La detrazione fiscale è concessa solo se si decide di acquistare un climatizzatore con pompa di calore ad alta efficienza energetica, in grado di fornire sia il raffreddamento estivo che il riscaldamento invernale o si procede contestualmente alla sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento. È opportuno a tal fine richiedere un parere di un tecnico esperto abilitato che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). L’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 rate annuali per 10 anni, di pari importo.

  2. Buongiorno,

    devo acquistare un climatizzatore in una unità immobiliare priva di climatizzatori precedenti. Ho acquisito da poco l’immobile di famiglia, ho intenzione di ristrutturarlo ma per ora posso solamente acquistare il condizionatore ma non di avviare interventi di ristrutturazione veri e propri. Di che bonus posso usufruire e che canoni deve rispettare il nuovo condizionatore?
    Grazie

    • Senza ristrutturazione si può usufruire di un’agevolazione pari al 65%. In tal caso, lo sgravio rientra negli interventi di risparmio energetico con l’Ecobonus. In questo caso specifico il nuovo apparecchio deve appartenere a una classe energetica superiore (A+++). La detrazione fiscale è concessa solo se si decide di acquistare un climatizzatore con pompa di calore ad alta efficienza energetica, in grado di fornire sia il raffreddamento estivo che il riscaldamento invernale o se si procede contestualmente alla sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento. È opportuno a tal fine richiedere un parere di un tecnico esperto abilitato che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica). L’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 rate annuali per 10 anni, di pari importo.

  3. Buonasera, sto eseguendo lavori di ristrutturazione usufruendo di bonus ristrutturazione 50% con il tetto massimo di 96.000 Euro di spesa. In aggiunta a questi vorrei portare in detrazione un ulteriore 50% di bonus mobili (fino al massimo di spesa di 5.000 Euro) per l’acquisto di condizionatore (motore più split), divano, frigorifero lavasciuga. E’ possibile sommarli oppure devo stare dentro il massimale di 96.000 Euro? Nel caso sia possibile sommare i massimali ,se ho fatto già un acquisto di condizionatori e bonifico parlante per ristrutturazione indicando agevolazione 50% e relativa SCIA perdo la possibilità di richiedere il bonus mobili? Grazie

    • Si non può avere due bonus per le stesse spese. I due aiuti sono sommabili nei massimali, ma per spese diverse.

  4. Buongiorno,
    vorrei installare 2 nuovi condizionatori nelle camere da letto di un appartamento di mia proprietà già dotato di un impianto di riscaldamento autonomo con relativa caldaia che non va dismesso. E’ possibile usufruire di qualche bonus ? Se si, i condizionatori devono avere caratteristiche particolari ?
    P.S.
    Al momento non ci sono condizionatori.

    • Può usufruire del bonus condizionatori mediante Ecobonus. Si tratta di una detrazione del 65% per coloro che acquisteranno un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituirne uno di classe inferiore. In tali casi, l’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 quote annuali di pari importo. Il bonus vale solo per impianti ad alta efficienza energetica. È opportuno a tal fine richiedere un parere di un tecnico esperto abilitato che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica).

  5. Buongiorno;
    ho intenzione di sostituire un climatizzatore vecchio di 14 anni vorrei sapere se è obbligatorio per usufruire della detrazione del 65%
    avere anche l’asseverazione di un tecnico, e considerato l’onorario del tecnico a questo punta vale la pena usufruire delle agevolazioni?
    Grazie

    • Salve, con l’agevolazione dell’Ecobonus, senza obbligo di ristrutturazione, serve necessariamente anche l’asseverazione del tecnico esperto abilitato che certifichi la nuova classe energetica raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica).. Attenzione però che la detrazione fiscale è concessa solo se:

      – si decide di acquistare un climatizzatore con pompa di calore ad alta efficienza energetica, in grado di fornire sia il raffreddamento estivo che il riscaldamento invernale;
      – si procede contestualmente alla sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento.
      L’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 rate annuali per 10 anni, di pari importo. Considerando questi fattori, dovrà valutare la convenienza in base alla spesa da effettuare. Saluti

  6. Buon giorno,
    sto acquistando per una seconda casa di mia proprietà un nuovo condizionatore (o meglio due, gestiti da una unica unità dual) caldo / freddo.
    Volevo sapere se posso fruire del bonus condizionatori anche senza aver effettuato i lavori di ristrutturazione e in che modo, grazie

    • Salve può farlo con l’Ecobobus, la detrazione del 65% per coloro che acquisteranno un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituirne uno di classe inferiore. In tali casi, l’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 quote annuali di pari importo.
      Restiamo a disposizione
      Saluti

  7. Gentile redazione buongiorno,
    in previsione di eseguire opere di ristrutturazione bagno completo senza abbattimento di pareti e aumenti/diminuzione
    di volumi e della sostituzione di condizionatori dual split, chiedo se è possibile far rientrare nei benefici fiscali anche il mobile del bagno. Inoltre, vorrei sapere qual’è la percentuale dell’Iva da applicare. Grazie distinti saluti.

  8. Acquisto un app.to a fine gennaio. Allo stabile sono stati già eseguit e terminati i lavori usufruendo del superbonus 110 e riduzione al 50% per quanto attiene bonus facciate 2023. Ape dovrebbe essere “A”. Se sostituisco il climatizzatore vecchio di 20 anni quale normativa posso richiedere per ottenere il beneficio fiscale? Grazie ie della cortese risposta.

    • Può ottenere la detrazione del 65% che vale per coloro che acquisteranno un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituirne uno di classe inferiore. In tali casi, l’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 quote annuali di pari importo.

  9. Leggo che è possibile godere della detrazione al 50%, senza effettuare una ristrutturazione, attraverso il bonus mobili. Nel vostro articolo di approfondimento sul bonus mobili datato 20 giugno 2023 viene però indicato che “per ottenere il bonus mobili è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia” e che “non esiste, quindi, un vero e proprio bonus mobili senza ristrutturazione”. Vorrei capire meglio come orientarmi a riguardo.
    Nel mio caso specifico mi piacerebbe installare ex novo un condizionatore in un’abitazione dotata di caldaia a gas (che continuerà a esserci). Vorrei sapere se posso godere del bonus mobili e se, oltre al condizionatore, posso farci rientrare anche altri mobili/elettrodomestici

    Grazie in anticipo

    • Salve, come vi abbiamo spiegato in entrambi gli articoli, vi sono dei casi, anche con il bonus mobili, in cui si può fruire della detrazione senza prevedere una vera e propria ristrutturazione, ma solo con la manutenzione ordinaria. Ricordiamo infatti che il bonus mobili consiste in una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione o di manutenzione ordinaria (questo secondo caso viene definito impropriamente “bonus mobili senza ristrutturazione”). Ed è in questi casi che è possibile comprare anche un condizionatore che rientra nei canoni previsti dalla normativa.

      Dunque, nel suo caso, senza un intervento di manutenzione ordinaria non può fruire del bonus mobili senza ristrutturazione per il condizionatore ma può fruire dell’Ecobonus se il suo apparecchio rientra nei parametri previsti dalla legge vigente.

  10. Troppo complicato. Ho 80 anni e non camperò abbastanza per ricevere le detrazioni da ripartire in 10 anni. Rinuncio, Pago e basta.

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