Caso Lactalis e salmonella, non esistono lotti incriminati in Italia

Al momento non figurano lotti incriminati spediti verso l'Italia, fa sapere la nota del Ministero all'indomani dello scandalo Lactalis dopo i casi di salmonella registrati tra alcuni bambini

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(Foto via Pixabay)[/caption]

Più di 12 milioni di confezioni e 83 paesi coinvolti. È questa, al momento, la portata del caso Lactalis, l'azienda lattiero-casearia francese al centro delle cronache degli ultimi giorni per lo scandalo dei prodotti destinati alla prima infanzia a rischio salmonella. Al momento, precisa una nota del ministero della Salute italiano, “le Autorità francesi non hanno comunicato, tramite il sistema di allerta comunitario (Rasff), l'esistenza di lotti spediti verso il nostro Paese, né esisterebbero casi di infezione da salmonella correlati a tali prodotti”.

Come ha raccontato al Journal du Dimanche il Ceo dell'azienda Emmanuel Besnier, 35 sono stati i bambini colpiti, e si tratta di casi risalenti alla fine dello scorso anno. Anche il caso registrato in Spagna, ha spiegato Besnier, si riferisce al mese di ottobre.  A oggi, riferisce il Guardian, 37 sarebbero i casi totali: 35 in Francia, uno in Spagna e uno sospetto in Grecia. A scopo precauzionale l'azienda, riferisce il ministero della Salute francese, “ha deciso di richiamare tutti i prodotti in polvere, i cereali e i prodotti nutrizionali fabbricati nel sito di Craon, indipendentemente dalla data di produzione e dal numero di lotto, commercializzati o in possesso dei consumatori”. Qui le liste dei prodotti interessati, e sul sito della Lactalis.

La notifica di casi di infezione da batterio salmonella, ceppo Agona, collegati a Lactalis, era stata diramata a dicembre anche dall'Organizzazione mondiale della sanità, che parlava di casi registrati in 35 bambini con meno di sei mesi, provenienti da diverse zone della Francia.  L'Oms, in quell'occasione, ricordava come i prodotti in polvere per l'infanzia non fossero prodotti sterili e che la salmonella, presente in materie prima non lavorate, può sopravvive in condizioni difficili, anche per lunghi periodi di tempo. “La ricostituzione delle formule preparate con l'acqua calda può, in questi casi, favorire la crescita rapida e la moltiplicazione di bassi livelli di contaminazione di Salmonella che, a loro volta, possono causare malattie ed risultare focolai nei bambini”, continuava.

Relativamente all'Italia, continua la nota ufficiale*, “Il ministero della Salute, a titolo precauzionale, ha comunque già avviato interlocuzioni con la Commissione europea e direttamente con le Autorità francesi, per sollecitare ulteriori informazioni su Paesi e lotti interessati e resta in continuo contatto con entrambe attraverso il sistema di allerta comunitario per seguire ogni sviluppo, ricevere aggiornamenti ed eventualmente adottare ogni provvedimento a tutela dei consumatori”*. A tale scopo include anche in calce i lotti del prodotto Milumel Bio oggetto di allerta latte.